Dal 27 gennaio al 19 febbraio | Milano, MAS – Museo Arte e Scienza
INAUGURAZIONE MOSTRA SABATO 25 GENNAIO DALLE ORE 18:00
Ingresso: Gratuito
Non sembrano progettate per il riposo le sedute della collezione di Anacleto Spazzapan, in mostra dal 27 gennaio al 19 febbraio presso il MAS – Museo Arte e Scienza di Milano. Concentrazioni di colore e personalità, sono luoghi sui quali fermarsi con il corpo e viaggiare con la mente, stimolatori di buonumore e facilitatori di creatività, proprio come il loro autore.
Spazzapan, eterno ottimista con la meraviglia sempre negli occhi, è capace di apprezzare ogni materiale, colore e oggetto di recupero allo stesso modo, guidato da un’innocenza priva di gerarchie. Il suo studio è un luogo pieno di oggetti di ogni tipologia ed epoca, fonti costanti di ispirazione.
Un po’ designer e molto artigiano, come ama definirsi, dedica anche più di un mese a ciascuna seduta, realizzandola con tecniche sempre diverse e lasciandosi ispirare dai materiali a disposizione. Così nascono sedute pop e minimaliste, a merletto o rivestite di stoffa, che imitano forme organiche e naturali. La sua passione per l’Oriente, dove è stato decine di volte, ha rafforzato collaborazioni solide e durature, trasformando alcuni collaboratori in compagni indispensabili.
Il recupero, per lui, è una filosofia che trasforma oggetti dimenticati in pura bellezza da condividere. La mostra “Sedersi per rimanere in movimento”, organizzata da FineArt by Di Mano in Mano, celebra il genio creativo di Anacleto Spazzapan nella prestigiosa cornice del MAS – Museo Arte e Scienza di Milano.
“Siediti al sole. Abdica e sii re di te stesso”, scriveva Pessoa. Con questo invito vi aspettiamo alla mostra.
Telefono: +39 334 504 5138 | +39 02 95 34 52 82
Email: fineart@dimanoinmano.it
Anacleto Spazzapan (classe 1943), nato a Luino (VA) e residente a Stezzano (BG), inizia la sua carriera come geometra, ma la sua creatività e curiosità lo portano a svolgere 36 mestieri diversi, tra cui vetraio, antiquario, pizzaiolo e venditore di pesci tropicali. Proprio questo ultimo lavoro lo conduce in Indonesia, un luogo che diventa centrale per la sua vita e la sua carriera artistica.
Durante un soggiorno, decide di aprire una piccola impresa per supportare due operai locali rimasti senza lavoro, commissionando loro la realizzazione dei suoi progetti, soprattutto sedute. La sua produzione è ricca e variegata: ogni opera è unica e rappresenta una continua sperimentazione di materiali (metallo, legno, tessuti) e forme, che spaziano dal geometrico all’organico, spesso ispirate alla natura.
La sua arte riflette un’ampia gamma di influenze culturali: dall’arte africana, di cui è collezionista, allo stile Liberty e all’arte antica, apprezzati durante il suo passato da antiquario. Un uomo dalle mille esperienze, capace di trasformarle in opere che comunicano la sua visione del mondo con originalità e passione.
Fineart magazine
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