Mater Dolorosa. Giovanni Battista Salvi, detto il Sassoferrato
(Sassoferrato, 1609 – Roma, 1685)
Metà XVII secolo
Olio su tela
Descrizione:
La Vergine Orante è rappresentata a mezzo busto, il capo reclinato sulla spalla destra e le mani incrociate in preghiera. Il volto ha lineamenti aggraziati, la fossetta sul mento tipica di Sassoferrato; lo sguardo è assorto, lasciando trasparire una compostezza e una malinconia che lasciano presagire il futuro dolore che dovrà sostenere.
La sua figura emerge dal fondo scuro ed è interamente avvolta in un mantello blu dai panneggi plastici che creano forti contrasti d’ombra, lasciando intravvedere una veste bianca con le maniche di color amaranto.
Dimensioni: 74,5 x 62 cm
CODICE: ARARPI0198515
Analisi storico-stilistica:
Il dipinto in esame è riferibile con certezza alla mano di Giovanni Battista Salvi detto il Sassoferrato, come indica Cristina Galassi nell’expertise che accompagna l’opera.
Il soggetto raffigurato, quello della Vergine orante, anche detta Mater dolorosa, è ricorrente con lievi differenze nel catalogo dell’artista, ma risulta a tutti gli effetti essere una sua invenzione figurativa, forse ispirato alle celebri Annunziate di Antonello da Messina. Sono noti, nei principali musei internazionali e in prestigiose collezioni private, diversi esemplari appartenenti a questa fortunata serie, come dimostrano anche le numerose incisioni derivate.
La nostra tela è avvicinabile alla versione conservata presso la Pinacoteca Comunale di Cesena, seppur con qualche lieve variante. Queste modifiche consentono di identificare con certezza l’autore proprio in Sassoferrato, il quale voleva dare ai diversi committenti un quadro originale, distinguibile chiaramente dalle versioni simili dello stesso soggetto, accortezza che invece un semplice copista non avrebbe mai considerato.
La nostra opera è permeata da un equilibrio e compostezza compositiva prive di leziosità, all’interno della quale la Vergine diventa l’incarnazione di una bellezza ideale. Grande attenzione è stata posta all’uso del chiaroscuro, facendo emergere il volto dall’ombra, con alcune studiate zone più in luce rispetto ad altre. Questo sapiente uso del dato luministico porta alla rappresentazione di una figura dalla forte carica religiosa, incrementata dall’atteggiamento composto della Vergine.
- Giovanni Battista Salvi, il Sassoferrato
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