Coppia di pensili in pioppo impiallacciati in mogano, ciascuno dei quali con sei tiretti estraibili con cartine geografiche firmate “J. Andriveau–Goujon, Parigi, 1837”. Sul fronte di ciascuno dei tiretti è presente un’etichetta intarsiata e incisa con l’indicazione, in francese, del soggetto rappresentato nella cartina: nel primo “Mappe Monde – Asie – Afrique – Turquie d’Europe – Prussie d’Europe – Allemagne” nell’altro “ France – CB de Bretagna – Italie – Espagne – Amerique du Nord – Amerique du Sud ”.
La cimasa è sagomata e intagliata con motivi fogliacei e rosone. I meccanismi a molla sono realizzati in ottone, ferro e molle acciaiose.
Dimensioni: cm 58 x 69,5 x 12
CODICE: ANMOAL0104181
Questa coppia di stipi a uso contenitore per atlante geografico, era parte di un arredo da biblioteca attribuito all’ebanista Henry Thomas Peters. Di origine inglese, trasferì la sua attività a Genova nel 1817; fu con Gabriele Capello l’ebanista più utilizzato dall’architetto Pelagio Palagi per i lavori alla corte sabauda. Per questo motivo la sua produzione è caratterizzata dai motivi ornamentali derivati dal gusto “palagiano”, che nel nostro caso possiamo riscontrare nei motivi a intaglio delle cimase degli stipi, ornati con antemi e rosoni.
Le mappe sono prese da una raccolta edita da Jean Andriveau-Gujon. Attivo dal 1836, fu un editore di mappe francesi, appartenente alla famiglia proprietaria del marchio dal 1825. Andriveau-Gujon fu lui il primo a produrre le mappe firmate a suo nome, passò poi la direzione dell’azienda al figlio Gilbert-Gabriel che, attraverso i nipoti, rimase attiva fino agli anni Novanta del XIX secolo. Queste cartine sono datate 1837 e permettono di collocare la datazione di questi due oggetti ai primi anni quaranta del XIX sec.
• Noemi Gabrielli, Racconigi, Istituto Bancario San Paolo di Torino, Torino, 1972;
• Roberto Antonetto, Gabriele Capello “Moncalvo” Ebanista di due re; Umberto Allemandi & C., 2004;
• Antonella Rathscüler, Henry Thomas Peters e l’industria del mobile nell’Ottocento, Il canneto editore, Genova, 2014.
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