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Scrivania Henry Thomas Peters. Genova, 1840 ca.

Henry Thomas Peters (attribuita a)

Descrizione:

Il mobile, finito anche sul retro, è interamente impiallacciato in piuma di mogano e impreziosito da modanature e lesene finemente intagliate in mogano. Presenta due ante sovrapposte da cassetto sotto piano con leggio interno regolabile e con inserto in marocchino. Sul piano scorrevole è posta un’alzata con anta a scomparsa celante vani porta documenti e quattro cassetti con pomoli torniti in mogano e ebano; il piano del rialzo è definito una balconata in legno. L’ossatura è realizzata in rovere e ciliegio, le serrature in ferro acciaioso sono marcate “F.VAGO a Milano”

Dimensioni: 128 x 163 x 66,5 cm

CODICE: ANMOCR0104188

Analisi storico-stilistica:

Quest’articolato mobile era parte di un arredo da biblioteca attribuibile all’ebanista Henry Thomas Peters. Di origine inglese, trasferì la sua attività a Genova nel 1817; fu con Gabriele Capello l’ebanista più utilizzato dall’architetto Pelagio Palagi per i lavori alla corte sabauda. Per questo motivo la sua produzione è caratterizzata dai motivi ornamentali derivati dal gusto “palagiano”, mentre caratteristica della sua formazione inglese è la predilezione nell’uso del mogano.

In quest’arredo la virtù dell’ebanista, emerge nella qualità dei numerosi cassettini e tiretti che realizza e nell’uso sapiente della piuma di mogano con la quale cela perfettamente le due ante a coulisse. Infine è l’intaglio, il tratto distintivo della sua produzione; le lesene presentano dei motivi che si riscontrano nei suoi arredi e che trovano testimonianza nella scrivania che realizzò per il re Carlo Alberto su indicazione di Pelagio Palagi.

Se è vero che non mancano mobili firmati con questo tipo di intaglio, il mobile con più punti di contato con quello in descrizione è un’altra scrivania che Peters realizzò per il re Carlo Alberto, conservata al Castello Reale di Racconigi. Questo mobile è più grande del nostro, col centro convesso e alcune parti in radica di mogano oltre alla più consueta piuma ma alcune soluzioni si ripresentano puntuali. Non solo le lesene ma l’alzata, con l’anta a ribalta centrale e con una prima serratura Vago ed anche i cassetti inseriti nel cornicione sottopiano col piano scorrevole, non lasciano dubbi sulla stessa paternità dei due mobili.

Bibliografia di confronto:

-Noemi Gabrielli, Racconigi, Istituto Bancario San Paolo di Torino, Torino, 1972;
-Roberto Antonetto, Gabriele Capello “Moncalvo”. Ebanista di due re; Umberto Allemandi & C., 2004;
-Antonella Rathscüler, Henry Thomas Peters e l’industria del mobile nell’Ottocento, Il canneto editore, Genova, 2014.

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