Psiche Impero, Francia, primo quarto XIX secolo

Francia, Primo Quarto XIX Secolo

Descrizione:

La psiche poggia su un pianetto sagomato, alla base ci sono due coppie di cigni contrapposti, le ali ripiegate all’indietro e il collo ricurvo; sono interamente laccati di bianco, a eccezione del becco e delle zampe, dorate. Tra le due coppie di cigni, regge lo specchio basculante, un basamento a plinto decorato con intagli a rilievo; una bordura con motivi fitomorfi e nella parte centrale due fregi d’armi che inquadrano un medaglione in cui è raffigurato, un giovane Apollo, intento a suonare la lira a cavallo di un leone. Lo specchio centrale a psiche presenta sia il classico movimento a basculante, entro una cornice a greca, sia un movimento di rotazione, grazie a un perno verticale. Lo specchio è inquadrato tra una coppia di colonne rastremate e ornate nella parte inferiore e nel capitello con intagli fogliacei; queste sorreggono la trabeazione superiore, ai lati ornata con coppia di lire, mentre sul fronte un festone centrale, entro il quale una faretra con frecce, dal quale si dipartono dei nastri, legati alle ali di una coppia di cigni. Conclude in altezza una cornicetta con gola intagliata a motivi fogliacei susseguenti. Interamente dorata.


Dimensioni: 191 x 101 x 81 cm


CODICE: ANMOAL0109580

Analisi storico-artistica:

La rappresentazione dei cigni come elementi decorativi, ma anche strutturali, nell’arredo è una caratteristica peculiare dell’Impero. Assieme anche ad altri animali, non è infatti insolito trovare questi volatili nei montanti dei letti, dei gueridon o anche nelle sedie. Questo soggetto ebbe una grande fortuna e diffusione anche grazie al suo apprezzamento da parte di Giuseppina di Beauharnais, diventandone quasi un vero e proprio simbolo. In particolare, degni di nota sono gli arredi che l’imperatrice si fece realizzare per il castello di Malmaison, che divenne la sua residenza definitiva a seguito del divorzio da Napoleone Bonaparte. Ben conosciute sono le poltrone a gondola con i reggibraccia intagliati a forma di cigno e laccati di bianco, con una modalità che i nostri riprendono. Le sedie furono realizzate per l’imperatrice da Jacob Desmalter su progetto di Charles Percier e Pierre-François-Léonard Fontaine, i due principali architetti promotori e ideatori del gusto propriamente imperiale, i cui progetti divennero dei veri e propri modelli per la moda dei mobili e degli allestimenti dell’epoca.

Bibliografia:

Alvar González-Palacios, Casa d’Oro, Gli Stili dei Mobili, Fratelli Fabbri Editori, Milano, 1966;

– Madeleine Jarry, Pierre Devinoy, Les siège Français, Office du Livre, 1973.

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