Specchiera Barocca, Bologna Inizio XVIII Secolo

Bologna, inizio XVIII Secolo

Descrizione:

Grande cornice costituita da una battuta intagliata con motivo a baccelli susseguenti; da questa si dipartono carnose e voluminose volute terminanti a ricciolo, ornate con motivi fogliacei, floreali e piccoli frutti. Interamente dorata a foglia; lo specchio è al mercurio.

Dimensioni: cm 198 x 194 x 20

CODICE: ANCOSP0148826

Analisi storico-stilistica:

Nel XVII secolo e per tutto il successivo, Bologna fu politicamente annessa allo Stato Pontificio, subendone dunque anche l’influenza culturale e artistica. Come è ben noto, Roma fu l’epicentro del gusto barocco, particolarmente apprezzato per la sua magniloquenza, ricchezza e assoluta eterogeneità delle soluzioni; questo stile divenne la lingua ufficiale della corte papale, intenzionata a riaffermare la propria potenza e la propria ricchezza dopo lo scisma protestante avvenuto non molti anni prima.

Affermatosi nella città capitolina, il barocco si diffuse rapidamente in tutta la penisola, grazie ai progetti e ai disegni dei più importanti artisti; interessante osservare come questo linguaggio venisse reinterpretato e adeguato con le peculiarità tipiche di ciascuna territorialità.

La nostra cornice presenta un intaglio caratteristico del bolognese: chiari i rimandi alle carnose e dinamiche volute tipiche del barocco romano, ma reinterpretate in chiave meno ridondante e con uno sviluppo nello spazio. I confronti più interessanti sono possibili con una coppia di cornici conservate presso il Museo Davia-Bargellini di Bologna, opera di un anonimo intagliatore bolognese che riprende nell’ornato un progetto inciso da Filippo Passerini nel 1698. Il precedente per eccellenza al quale si rifanno queste e, dunque, anche la nostra, è la cornice della pala raffigurante la Madonna Sistina di Raffaello, nella chiesa di San Sisto di Piacenza, eseguita nello stesso anno dall’intagliatore Giovanni Setti, di origine romana: talmente apprezzata e rappresentante un linguaggio innovativo da diventare un vero e proprio prototipo per le decorazioni emiliane dalla fine del secolo e quello successivo.

Bibliografia:

– La cornice italiana. Dal Rinascimento al Neoclassico, a cura di Franco Sabatelli, Electa, Milano, 1992;
– Enrico Colle, Il mobile Barocco in Italia. Arredi e decorazioni d’interni dal 1600 al 1738, Electa, Milano, 2000;
– Alvar González-Palacios, “Giardini and Passarini: Facts and Hypotheses.” The Burlington Magazine, vol. 156, no. 1335, 2014, pp. 365–75 .

Antiquariato, Arte e Design

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