MetĂ del XX secolo
GiĂ Collezione Massimo Bargna
Descrizione:
Questa vecchia maschera di antenato dell’etnia sukuma presenta una notevole patina d’uso e un livello di esecuzione decisamente al di sopra della norma che ne determinano la rarità . Il volto è armonico ed equilibrato con occhi a mandorla con cornice in rilievo, fronte bombata, la bocca socchiusa che accresce l’intensità espressiva. La barba è solitamente associata alla saggezza dell’anziano che nella cultura africana gode di molto rispetto e viene interpellato su molte questioni. La superficie della maschera è levigata e reca tracce di bianco caolino di uso rituale. Il bianco è il colore associato al mondo degli spiriti ed è simbolo della bellezza e purezza dell’antenato.
Dimensioni: 29 x 23 x 14 cm
CODICE: OGANOG0257506
Analisi Storico Antropologica:
I Sukuma, agricoltori della savana, costituiscono il più grande gruppo etnico della Tanzania e vivono nei dintorni di Mwanza e nella regione a sud del lago Vittoria. Si crede che i loro antenati siano immigrati dall’odierno Uganda verso l’inizio del XVII secolo. Sono strettamente imparentati ai Nyamwezi, la popolazione che fornì la maggior parte dei portatori per le carovane di schiavi arabe e anche per quelle di Livingstone e Stanley. La vita dei Sukuma è scandita da diversi riti, tra cui l’Eshisango che segna l’ingresso nell’età adulta. Questa maschera, di qualità molto raffinata, veniva fatta danzare dagli iniziati alle società segrete durante le cerimonie della stagione secca. Tali cerimonie servivano ad apportare benessere alla comunità , ma anche a controbilanciare il potere del capo villaggio che era indovino e uomo della medicina.
Bibliografia:
“I sentieri degli antenati”, di Massimo Bargna, Obiettivo sul mondo, Abbiategrasso, 2009.
Bibliografia di riferimento:
“Tanzania. Meisterwerke afrikanischer Skulptur”, Haus der Kulturen der Welt, 1994.
- Maschera per la danza in legno, Arte Sukuma (Tanzania)
Antiquariato, Arte e Design
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