Coppia di Fanciulli, Francia 1820 ca.

La nostra coppia appartiene alla produzione affermatasi tra la fine del XVIII e gli inizi del XIX secolo che richiama la scultura dell’antichità, talvolta riproducendola fedelmente, mentre altre riprendendola come riferimento al quale ispirarsi. Certamente, in questo campo, va ricordata l’opera di Francesco Righetti (1749-1819), allievo di Luigi Valadier, che si specializzò nell’esecuzione dall’antico di celebri gruppi scultorei non solo tratti da prototipi romani ma anche barocchi, influenzando la produzione neoclassica di fine secolo.

Gli studi fino ad oggi hanno attribuito alla produzione parigina i busti analoghi passati sul mercato. Non avendo riferimenti ci sembra di poter ipotizzare che si tratti di uno scultore formatosi a Roma. Infatti i due bronzi in esame derivano dalla produzione plastica barocca. Essi fanno riferimento a due busti attribuiti a François Duquesnoy (1597-1643); scultore francese attivo nella Roma barocca di Bernini, la cui produzione è prevalentemente italiana. Un chiaro punto di riferimento è riscontrabile infatti anche nel corpus scultoreo dell’artista, in particolare nei putti e nelle teste di cherubino realizzati per l’altare della Cappella della Misericordia, in Santa Maria Argentea, Norcia.