Terzo Quarto del XX secolo
Descrizione:
Su questa porta di granaio dallo stile arcaico, autentico concentrato di cosmologia dogon, sono raffigurate le sette schiere di antenati fondatori del lignaggio. Ci sono inoltre una serie di animali mitologici come il geco, il serpente, l’uccello. Il legno con cui è stata realizzata la porta è molto pesante e resistente così da poter assolvere alla sua funzione, la patina d’uso evidente su tutta la superficie, anche sui bordi e sui cardini. Essendo andata persa la serratura originale, una rudimentale maniglia in metallo era stata inserita nel legno per facilitare la chiusura della porta anche in tempi più recenti.
Dimensioni: 196 x 2873 x 4 cm
CODICE: ANMOAL0257810
Analisi Storico Antropologica:
I Dogon del Mali, stanziati lungo la Falesia di Bandiagara, sono una delle etnie dalla cosmologia più ricca e complessa di tutta l’Africa subsahariana. In assenza di scrittura il loro sapere viene trasmesso oralmente e attraverso la scultura. Un esempio sono gli sportelli e le porte di granaio che oltre ad assolvere alla funzione di proteggere il raccolto dai roditori, rappresentano plasticamente i miti della creazione e i valori fondanti della comunità . Gli sportelli di granaio più piccoli vengono usati per i granai famigliari mentre i più grandi, come la porta qui raffigurata, vengono usati per i granai comunitari che forniscono una scorta di cibo per tutti in caso di carestia o altri avvenimenti che mettono in crisi una o più famiglie.
Bibliografia di riferimento:
“Dogon”, Musée Dapper, Parigi, 1994.
“Les Dogons du Mali”, Gérard Beaudoin, Ed. Armand Colin, Parigi, 1984.
“Dio d’acqua”, Marcel Griaule, Ed. Bollati Boringheri, Torino, 2002.
“Il mondo della parola”, Geneviève Calame-Griaulle, Ed. Bollati Boringheri, Torino, 2004.
“Dogon”, Hélène Leloup, Ed. Somogy, Parigi, 2010.
- Porta di granaio comunitario in legno, Arte Dogon (Mali)
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