Figure e montatura in bronzo dorato e patinato su base in porfido rosso egiziano, attribuite a Luopis-Isidore Choiselat. (Choiselat-Gallien). Quadrante dorato con numeri romani e lancette Breguet in acciaio brunito, marcato “Lesieur à Paris”. Movimento con carica a otto giorni, marcato Lesieur, scappamento ad ancora e sospensione a filo di seta, suoneria per le ore e le mezze ore.
Dimensioni: 51 x 42 x 22,5 cm
La composizione dell’orologio tratta dal mito greco di Perseo e Andromeda, descrive qui l’eroe Perseo con il cavallo alato Pegaso.
La figura stante di Perseo realizzata in bronzo cesellato e dorato regge con la destra lo scudo ovale a decoro classico di palmette, nel quale sono inseriti il quadrante e il meccanismo dell’orologio, con la sinistra regge invece la testa del cavallo alato Pegaso , realizzato per contrasto in bronzo brunito.
L’eroe indossa una lorica, calzari alati e la testa è cinta da un elmo alato con cimiero , a tracolla porta una daga e sulle spalle un ampio mantello.
La composizione poggia su una magnifica base in porfido rosso egiziano inserita in una montatura in bronzo cesellato e dorato con motivo a meandro retta da quattro sostegni a zampa di leone alata.
Il nostro orologio probabilmente frutto di una commissione particolare, come sembrerebbe indicare l’impiego della preziosa base in porfido rosso egiziano, è opera per la parte meccanica del rinomato orologiaio parigino Lesieur attivo dal 1806 in Vieille rue du Temple e nel periodo che ci riguarda, cioè il 1812-1820 in rue de la Verrerie.
Nonostante la fama raggiunta sotto l’Impero e la Restaurazione, poche sono le informazioni a noi giunte che riguardano la sua vita, è probabilmente da identificare con l’orologiaio François-Eugéne Lesieur, il cui inventario redatto in seguito al suo decesso avvenuto il 29 agosto 1848 in 43 rue de Romainville a Belleville presso Parigi, è custodito negli Archives Nationales. Lesieur è autore di meccanismi per orologi figurati Impero, citiamo l’orologio con Giasone e il vello d’oro, custodito alla Malmaison negli appartamenti di Josephine Beauharnais, di diversi esemplari conservati a Palazzo Pitti a Firenze, così come di complicati meccanismi per orologi astronomici di un particolare modello da scrivania a doppio plinto ideato da Percier e Fontaine.
Una particolare versione con base in porfido rosso egiziano di questo orologio firmata da Lesieur e datata 1826 è apparsa anni fa da Sotheby’s a Londra (L13301, 10 July 2013 London, lot 226).
È nota la collaborazione tra Lesieur e il bronzista Choiselat-Gallien entrambi attivi nello stesso periodo a Parigi in rue de la Verrerie. È allo stile e all’esecuzione del bronzista Choiselat-Gallien che sembrano corrispondere appieno le figure del nostro orologio.
La ditta Choiselat-Gallien è fondata da Louis-Isidore Choiselat (1784-1853), che compie il suo apprendistato e che collabora in seguito con il bronzista Baptiste-Mathieu Gallien (nato nel 1753), di cui sposa la figlia Ambroisine Marie (1794-1861) nel 1812.
Succederà poi al suocero nella conduzione dell’impresa, dal 1813 al 1847 al numero 93 di rue de la Verrerie a Parigi.
Choiselat-Gallien è fornitore di orologi per il Garde-Meuble, come per il conte d’Artois, fratello di Luigi XVI e futuro Carlo X.
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