Terzo Quarto del XX secolo
Descrizione:
Figura di notevole armonia e compattezza formale con grandi seni arrotondati che alludono alla fertilità e alla capacità di nutrimento, ma anche all’avvenenza della ragazza che favorisce l’accoppiamento e la procreazione. Acconciatura dei capelli a cresta, occhi ottenuti con due borchie e scarnificazioni etniche su diverse parti del corpo. Questa statua veniva abbellita con gioielli come testimoniano la collanina e i fori nelle orecchie che servivano ad appendere perline. La pregevole patina d’uso lascia trasparire, in particolare sui seni e sul volto, il colore originale del legno.
Dimensioni: 74 x 17 x 23 cm
CODICE: OGANOG0257503
Analisi Storico Antropologica:
Le antenate “Jonyeleni” vengono scolpite dall’etnia bamana del Mali per il culto inziatico del Jo che coinvolge sia i ragazzi che le ragazze. Sono di dimensioni più piccole rispetto alle figure “Jomooni”, le maternità utilizzate invece nel culto annuale jarason. Entrambe le statue rappresentano l’ideale di bellezza femminile, ma mentre le “Joomoni” incarnano nello specifico il valore della maternità, le “Jonyeleni” sono la raffigurazione della fanciulla all’apice del suo splendore giovanile e della sua capacità di attrazione sessuale volta alla procreazione. Queste figure vengono esposte nel corso delle cerimonie del Jo che si tengono ogni sette anni e che sono finalizzate al mantenimento dell’ordine e dell’armonia sociale.
Bibliografia di riferimento:
“Bamana. The art of existence in Mali”, Museum for African art New York e Museo Rietberg Zurigo, 2001.
“Bamana”, Jean-Paul Colleyn, Ed. 5 Continents, 2009.
“Les Bambara du Ségou et du Kaarta”, Charles Monteil, Ed. G.-P. Maisonnneuve & Larose, Parigi, 1977.
- Figura di antenata “Jonyeleni” in legno, Arte Bamana Mali.
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