Lo specchio, argentato al mercurio, è contenuto in una cornice intagliata e dorata a perline.
Sulle paraste una riserva a fondo azzurro, delimitata da una greca a nastro arricciato e perline trovano alloggio due candelabre con piedistalli, vasi nastri e volute fogliacee, in alto entro due riserve alloggiano due rosoni a fiore, tra di loro una riserva orizzontale presenta un intreccio di rami con foglie diverse, trattenuti da galle. All’interno della cornice, sopra la specchiera, in una riserva trattenuta da una greca intagliata, è alloggiato un vaso classico fiorito, ai cui lati due anelli tengono dei festoni con girali floreali. Nel rialzo due mensole aggettanti sgorbiate e col dorso intagliato a squame sostengono la cornice della trabeazione, all’interno quattro nastri con nodo d’amore reggono tre festoni fioriti. Tutto l’intaglio è dorato a foglia.
L’oggetto in esame è senza ombra di dubbio parte di un arredamento più articolato di una sala che abbelliva un palazzo milanese aggiornato secondo il gusto neoclassico dell’epoca ferdinandea. Possiamo affermare ciò con una certa sicurezza, in quanto sia l’impianto architettonico che la decorazione, sono frutto di derivazioni di ciò che Giocondo Albertolli stava eseguendo per l’Arciduca Ferdinando, sia per il Palazzo di Milano che per la Villa di Monza, oggi palazzi Reali. Lo schema architettonico si trova riproposto in diverse varianti che si possono riscontrare anche nelle stampe dei volumi editi dallo stesso Giocondo Albertolli e in vari disegni.
Nel disegno per la caminiera di Palazzo Reale vediamo il medesimo impianto ed anche la prossimità delle riserve centrali con girali d’acanto.
Alcune cose, tra l’altro, sono riprese invece puntualmente, ad esempio le mensole del sopralzo sono la versione, libera dai mascheroni, della porta della Sala di Compagnia della Villa Reale di Monza, tav. V ( Alcune decorazioni di nobili sale e altri ornamenti).
Anche la cornice della trabeazione ha lo stesso aggetto e le stesse modanature del camino del Palazzo Reale di Milano, tav. X. ( Alcune decorazioni di nobili sale e altri ornamenti).
Le girali , le candelabre trovano numerosi esempi nei campionari anche l’idea dell’intreccio degli esili rametti trattenuti da galle richiama molto l’intreccio che si ritrova sulla volta della Sala di Pranzi, Villa Reale di Monza. Tav IV ( Alcune decorazioni di nobili sale e altri ornamenti).
– Giocondo Albertolli, Ornamenti diversi inventati da Giocondo Albertolli, 1782
– Giuseppe Beretti, Laboratorio, ed. in limine 2005
– Giocondo Albertolli, Corso elementare di elementi architettonici ideato e disegnato ad uso de principianti da Giocondo Albertolli, 1805
– Francesco de Giacomi, La Villa reale di Monza, ed. Associazione pro Monza 1984
– Giocondo Albertolli, Alcune decorazioni di nobili sale e altri ornamenti, 1787
– Giuseppe Beretti, Il mobile dei lumi, ed. In limine 2010
– Giocondo Albertolli, Miscellanea per i giovani studiosi del disegno, 1796
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