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Tripode portavasi Parigi ultimo quarto del XIX secolo

Descrizione:

Tripode porta vaso in bronzo dorato e ceramica di Sèvres, realizzato su modello di Pierre Gouthière. Basamento circolare in porcellana di Sèvres blu cobalto, con decori dorati sul piano e serto di foglie di mirto sulla fascia; al di sotto tre piedi in bronzo dorato con motivo spiraliforme reggono il tutto. Sul piano poggiano i tre piedi caprini in bronzo con al centro pigna capovolta; il tripode è contenuto da una fascia ornata da greche nella parte inferiore, i montanti terminano con teste di fauno caratterizzate da lunga barba e corna d’ariete, connesse tra loro da festoni di pampini e grappoli d’uva. Al centro, calandosi dall’alto seguendo una traiettoria spiraliforme, la figura di un serpente con corpo ricoperto di squame e la bocca spalancata. Sulla sommità presenta un secondo elemento a pigna, contrapposto al primo, sormontato da cespo di foglie disposte a raggiera e dal piatto porta vaso, quest’ultimo abbellito da greca e terminante con elemento a ringhiera traforato dal bordo estroflesso. Questi elementi, originariamente separati da un vaso in porcellana di Sèvres qui mancante, sono stati sovrapposti e fissati tra loro in un secondo momento. La base presenta marchio manifattura di Sèvres.

Dimensioni: 113 x 50 cm.

CODICE: ANMOAL0192959

Analisi storico-stilistica:

Il tripode, realizzato in epoca Napoleone III, rientra in quel filone di revival del gusto Luigi XVI avvenuto nella seconda metà del XIX secolo e caratterizzato dal recupero del senso estetico dei principali maestri artigiani e decoratori francesi.
In questo caso, il modello d’ispirazione è stato rintracciato in uno dei lavori di Pierre Gouthière (1732-1813), disegnatore e cesellatore francese fra i più importanti dell’epoca, attivo a Parigi presso la corte di Luigi XVI e Maria Antonietta. Cesellò bronzi per i mobili ordinati dalla casa reale a Georges Jacob, a Jean-Henri Riesener e dal 1772 al 1777 eseguì e dorò tutti i bronzi di Fontainebleau sotto la direzione del Gabriel.

Il modello in questione, utilizzato per la realizzazione di brucia profumi da tavolo e tripodi porta vaso, ha trovato una più larga applicazione nei primi, richiedendo i secondi uno sforzo esecutivo superiore legato soprattutto alle dimensioni maggiori. Peculiare anche l’utilizzo della porcellana di Sèvres per la realizzazione di parte del basamento e in origine del vaso superiore, qui mancante. Il progetto originale è infatti pensato per l’impiego di marmi, come testimoniato dai disegni originali e da un brucia profumo realizzato da Pierre Gouthière e datato al 1774-75, attualmente conservato presso la Wallace Collection di Londra.

Antiquariato, Arte e Design

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