TEFAF 2024
Il 14 marzo si è conclusa la 37° edizione di TEFAF, The European Fine Art Fair, fiera internazionale di alto antiquariato da anni leader nel settore.
L’attuale fiera nasce dall’unione, nel 1985, di due importanti esposizioni olandesi: Pictura e De Antiquairs International, sotto il nome di Antiquairs International e Pictura Fine Art Fair e che dal 1988 trova sede nell’attuale collocazione, i locali del MECC.
Inizialmente gli espositori erano prevalentemente olandesi e commercianti di arte antica, ma negli anni
successivi il sempre maggiore successo portò a un coinvolgimento a livello internazionale delle gallerie protagoniste e a una maggiore differenziazione degli articoli esposti. Non più prettamente pittura, ma anche scultura, mobilia, libri, gioielli, opere d’arte applicata e arte contemporanea, tutti accomunati dall’alta qualità che li contraddistingue.
Il pregio degli articoli è garantito da un’attenta selezione delle realtà espositrici e di un’altrettanto accurata verifica del materiale proposto, da parte di una commissione scientifica altamente specializzata.
Come hanno dichiarato i promotori dell’evento, l’edizione 2024 appena conclusasi ha avuto un esito più che positivo: 270 espositori d’eccellenza provenienti da 22 paesi differenti e quasi 50.000 visitatori, tra i quali vi erano non solo amatori ed estimatori del settore, ma anche grandi collezionisti ed esponenti di alcune delle più importanti istituzioni culturali mondiali. I giorni di preview (8-9 marzo) erano disponibili su invito e tra gli avventori si sono registrati 300 direttori di musei, 650 curatori e 40 gruppi di mecenati, per potenziali acquisizioni.
Una delle prime vendite ad essere state notificate è infatti stata quella che ha visto come protagonista il Rijksmuseum di Amesterdam, il quale ha annunciato l’acquisizione dell’unico dipinto firmato di Gesina ter Borch (1631-1690), pittrice appartenente a una delle famiglie artistiche più importanti dei Paesi Bassi del XVII secolo.
La vendita, messa a segno dalla galleria Zebregs&Röell, mostra un aspetto sempre più predominante nel mercato antiquariale, ossia la ricerca di opere di artiste donne.
Questo trend si pone in continua crescita, in un momento storico in cui la parità di genere è una tematica altamente tenuta in considerazione, e dunque anche per le istituzioni museali diventa fondamentale proporre al pubblico opere che rappresentino la quota rosa nell’arte, non tanto come soggetti rappresentati, quanto come artiste che le hanno licenziate.
Questa tendenza è stata sapientemente accolta da TEFAF e dagli espositori, come si evince già dal sito nel quale un’intera sezione è dedicata alle opere licenziate da artiste donne.
Tra queste alcune particolarmente notevoli, non solo le poche scultrici presenti in passato, come Luisa Roldán, detta La Roldana, con la scultura Virgen de Belén a lei attribuita (di Lullo Pampulides), o ancora il busto di Peniston Lamb come Mercurio di Anne Seymour Damer (Lowell Libson & Jonny Yarker LTD), ma anche diversi dipinti.
Assolutamente da accennare il Ritratto di Antonietta Gonzales di Lavinia Fontana (Rob Smeets Gallery), bambina della corte francese che, come il padre, soffriva di ipertricosi.
Il report delle vendite redatto da Tefaf a conclusione dell’evento si presenta come assolutamente positivo (Per il report dettagliato, visita QUI). Dai dipinti agli oggetti d’antiquariato, dai libri antichi alle opere d’arte contemporanea, le gallerie espositrici si sono dimostrate soddisfatte, non solo per le trattative andate a buon fine, ma anche per la tipologia di clientela.
Non solamente collezionisti già noti, ma anche volti nuovi e altamente interessati alle proposte, oltre a realtà museali. L’ampia presenza di istituzioni culturali è certamente indice della caratura dell’esposizione e del riconoscimento culturale che le viene conferito, come evento fondamentale al quale poter fare riferimento per le nuove importanti acquisizioni.