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AMART 2023

FineArt by Di Mano in Mano partecipa alla quarta edizione di AMART. AMART è la rassegna di antiquariato promossa dall’Associazione Antiquari Milanesi. Importante appuntamento e punto di riferimento per il mercato italiano e internazionale sin dal 2018, AMART rappresenta una prestigiosa occasione di incontro per riscoprire il valore e il fascino senza tempo dell’arte in tutte le sue espressioni.

ENIGMI ANTIQUARI Dal 7 al 12 novembre - Milano, Palazzo della Permanente Stand 7, primo piano

FineArt by Di Mano in Mano partecipa ad Amart 2023 con una installazione site specific firmata dal designer Pietro Russo

Dal 7 al 12 Novembre FineArt by Di Mano in Mano conferma la sua presenza ad AMART, rinomata rassegna espositiva dedicata al mondo dell’antiquariato. E dopo il successo riscosso nel 2022, torna a collaborare con il designer Pietro Russo, che interpreta la selezione con un allestimento pensato e costruito come dialogo tra le opere e lo spazio espositivo dello storico palazzo milanese della Permanente.

Il posto d’onore nell’installazione è dedicato a un arredo di Francesco Abbiati, noto ebanista lombardo originario di Mandello del Lario. Si tratta di un mobile inedito, riccamente intarsiato con legni pregiati, il cui apparato iconografico nasconde un’interessante narrazione storica che verrà rivelata in loco ai visitatori.

Il percorso procede per gruppi di opere tra pittura, scultura, illuminazione, arredi.

Tra le opere in esposizione spicca uno scenografico dipinto firmato e datato di Augusto Colombo: “La cacciata di Adamo ed Eva” (1936), riproduzione novecentesca del celebre affresco di Masaccio alla cappella Brancacci.

Notevole la rappresentazione scultorea di fine XV secolo di San Gerardo dei Tintori, la più antica del santo e perciò di estrema rilevanza storica e rappresentativa della cultura del territorio monzese.

E poi un inaspettato un inaspettato leggio da musicista risalente al XVIII secolo.

Queste e altre opere si susseguono lungo un camminamento pensato dal designer Pietro Russo. Egli ha creato spazi dove nulla è celato ma tutto è filtrato da superfici colorate e traslucide. Il percorso si muove con il visitatore in un gioco di vedo non vedo, durante il quale ogni passo rivela la realtà di ciò che è stato immaginato, il tutto sotto una luce misteriosa e solenne.

Lo spazio è raccolto ma in grado di incuriosire, in bilico tra qualcosa di intravisto e qualcosa di immaginato ed ogni volontà di segretezza e di occultamento, è solo una fugace illusione.