Venini è un’azienda italiana di design, specializzata nella produzione di vetro soffiato a mano e cristalleria artistica. Fondata nel 1921 da Paolo Venini, l’azienda ha sede a Murano, nell’arcipelago di Venezia.

La Venini è nota per la sua produzione di oggetti in vetro soffiato a mano, realizzati da artigiani altamente qualificati. Ogni pezzo è unico e realizzato con tecniche tradizionali tramandate di generazione in generazione.

La Venini ha collaborato con molti designer di fama mondiale, tra cui Gio Ponti, Tapio Wirkkala, Ettore Sottsass, Michele De Lucchi e Carlo Scarpa. Grazie a queste collaborazioni, l’azienda ha creato numerosi oggetti iconici, come il vaso “Fazzoletto” di Fulvio Bianconi e il lampadario “Tronchi” di Carlo Scarpa.

Oltre alla produzione di oggetti di design, la Venini è anche nota per la sua produzione di cristalli artistici. L’azienda ha infatti creato molti pezzi unici e di grande valore artistico, esposti in musei di tutto il mondo.

In conclusione, la Venini è un’azienda di design di fama mondiale, nota per la sua produzione di vetro soffiato a mano e cristalleria artistica. Grazie alla collaborazione con designer di fama mondiale, l’azienda ha creato molti oggetti iconici, diventati simboli del design italiano nel mondo.

venini vetro murano
Storia di Venini

Paolo Venini nasce a Cusano Milanino, in provincia di Milano, nel 1895. Studia giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano ma si interessa di più all’arte e al design. Nel 1921 si trasferisce a Murano, un’isola vicino a Venezia famosa per la sua tradizione vetraria, e fonda Venini & Co. con Giacomo Cappellin, già direttore della vetreria Compagnia Venezia Murano (CVM). I due uomini condividevano la passione per il design moderno e volevano creare pezzi di vetro che fossero sia funzionali che esteticamente gradevoli.

I primi anni di Venini & Co. furono segnati dalla sperimentazione e dalla collaborazione con alcuni dei più talentuosi maestri vetrai di Murano. La prima collezione dell’azienda, chiamata “vetro murrino“, comprendeva murrine, piccole canne o canne di vetro che vengono tagliate e fuse per creare motivi intricati. Venini ha lavorato anche con l’architetto Carlo Scarpa, che ha disegnato alcuni dei pezzi più iconici dell’azienda negli anni ’30 e ’40.

Dopo la seconda guerra mondiale, Venini & Co. ha continuato a innovare e ampliare la propria gamma di prodotti. L’azienda ha introdotto nuove tecniche come la filigrana, che prevede la torsione e la sovrapposizione di fili di vetro, e l’incalmo, che unisce diversi pezzi di vetro colorato per creare un unico vaso. Venini ha anche collaborato con artisti e designer di spicco, tra cui Fulvio Bianconi, Thomas Stearns e Tapio Wirkkala, che hanno portato le loro visioni uniche nelle creazioni dell’azienda.

Oggi Venini ha ancora sede a Murano ed è di proprietà del gruppo di moda di lusso LVMH. L’azienda continua a produrre vetreria di alta qualità che unisce tradizione e innovazione.

Venini
Tecniche usate da Venini

Uno dei motivi per cui la vetreria Venini è così apprezzata è la padronanza dell’azienda nelle varie tecniche di lavorazione del vetro. Ecco alcune delle tecniche più comuni utilizzate da Venini:

  • Murrine: come accennato in precedenza, le murrine sono piccole bacchette o canne di vetro che vengono tagliate e fuse per creare motivi. Le murrine di Venini sono particolarmente famose per i loro disegni audaci e colorati.
  • Filigrana: questa tecnica prevede la torsione e la stratificazione di fili di vetro per creare motivi intricati. I pezzi in filigrana di Venini presentano spesso delicate spirali o motivi simili a pizzi.
  • Incalmo: questa tecnica prevede l’unione di diversi pezzi di vetro colorato per creare un unico vaso. I pezzi incalmo di Venini sono noti per le loro sorprendenti combinazioni di colori e forme geometriche.

  • Battuto: Questa tecnica prevede la molatura della superficie del vetro per creare un effetto materico. I pezzi battuti di Venini hanno una qualità tattile unica che li distingue dagli altri oggetti in vetro.
  • Aureliano Toso: Questa tecnica prevede la sovrapposizione di vetro trasparente e opaco per creare un effetto “lattiginoso”. I pezzi Aureliano Toso di Venini hanno una qualità morbida ed eterea che ricorda le nuvole.