Quali valutazioni fare prima di acquistare antiquariato e opere d’arte
L’acquisto di un’opera d’arte o di un bene di antiquariato, ancora più che qualsiasi altra tipologia di prodotto, richiede un’attenta valutazione.
Tale necessità è dettata non solamente dal fatto che spesso si tratta di un investimento considerevole, ma anche dalla variabilità nella stima del valore di questi beni e da una serie di altre considerazioni.
In questo articolo analizziamo le tre valutazioni indispensabili prima di acquistare antiquariato e opere d’arte.
La prima riflessione è senza alcun dubbio quella di carattere estetico.
La preferenza di una o dell’altra espressione artistica, arredo oppure oggetto di antiquariato deve necessariamente soddisfare visivamente il compratore.
Premessa che potrebbe sembrare ovvia ma in realtà è necessaria soprattutto nell’ottica attuale del mercato. Investire nell’arte non può e non deve essere considerato esclusivamente un investimento economico.
In secondo luogo le valutazioni devono riguardare alcune caratteristiche intrinseche dell’oggetto stesso, analizzandone attentamente anche quelli che sono i rischi connessi.
Si intendono quindi tutti quei fattori che concorrono ad aumentare o meno il valore dell’oggetto (culturale, economico o commerciale), come l’autore e la provenienza, il soggetto, lo stato di conservazione, e non per ultimo le pubblicazioni o le citazioni da parte della critica, le certificazioni museali e di esposizioni d’arte.
Terzo fattore chiave, il lato finanziario.
Considerazione fondamentale qualsiasi sia la motivazione che porta l’acquirente a concludere la trattativa, ma soprattutto laddove sia intesa anche come investimento patrimoniale
In questo caso le valutazioni dell’interessato devono prendere in analisi anche l’andamento del mercato dell’arte con le sue specificità, la conoscenza dell’offerta e della domanda e l’evoluzione dei prezzi, al fine di poter indirizzare al meglio il proprio investimento.
Segnaliamo in tale senso l’analisi “Collezionare e Investire nell’Arte” redatta da Artprice.
Secondo il citato rapporto, dal 2000 l’Indice globale dei prezzi* ha registrato una crescita del 36%.
(*calcolato sulla base di tutti i risultati delle aggiudicazioni a livello mondiale).
Nel rapporto sull’arte e finanza del 2018 di Deloitte, negli ultimi anni sono infatti nati dei veri e propri servizi da parte del Wealth Management dedicati alla consulenza sull’arte (e gli investimenti su di essa), come parte integrante della gestione patrimoniale.
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